Lo studio medico è l’ambiente in cui un professionista abilitato svolge la propria attività e dove l’apporto del professionista prevale rispetto ad ogni altro fattore produttivo. Diverso è il concetto di “ambulatorio” o “poliambulatorio” il quale può essere maggiormente assimilabile ad una struttura sanitaria, intesa come organizzazione complessa nella quale i fattori produttivi sono organizzati sul modello di un’impresa.
Uno studio medico deve essere progettato secondo determinati criteri per permettere ai medici e allo staff di lavorare in un luogo professionale, ben organizzato e confortevole. Ogni ambiente deve poter trasmettere un senso di igiene, ordine, affidabilità e serenità ai pazienti che frequentano la struttura. Per questo motivo la progettazione ex-novo, così come la ristrutturazione di uno studio esistente, richiedono un’attenta analisi della normativa igienico-sanitaria, della specifica funzionalità degli ambienti e dell’impatto emotivo sui pazienti.
La Normativa
Per la ristrutturazione di un locale medico, così come di un poliambulatorio, è necessario seguire una serie di normative e adempimenti che vanno rispettati a partire dalla fase progettuale.
Gli studi medici e gli ambulatori non devono rispettare la sola normativa nazionale, ma dovranno rispondere agli specifici requisiti dimensionali ed igienico-sanitari richiesti dalle singole ATS di competenza e dai rispettivi enti comunali. Per questo motivo affidarsi ad un professionista specializzato nella progettazione di settore può agevolare notevolmente il processo ed evitare inconvenienti in fase di controllo.
L’organizzazione funzionale
Nella progettazione di uno studio medico vanno verificate le condizioni dello spazio a disposizione, in base alle prescrizioni normative e alle esigenze del committente. Occorre predisporre un planning funzionale che schematizzi i percorsi del personale e dei pazienti. Le funzioni da organizzare sono, in sintesi, le seguenti:
Occorre tener conto dei diversi flussi che convivono in uno studio medico e che coinvolgono i pazienti, i medici e il personale.
Per gestire i flussi si ricorre all’utilizzo di separatori che mettono in comunicazione diretta due o più sale adiacenti, consentendo al personale di spostarsi da una sala all’altra senza passare per il corridoio. Evitare che i flussi si intersechino consente ai medici di entrare e uscire da una sala all’altra senza essere necessariamente visti dai pazienti.
Se lo spazio a disposizione lo consente, è molto utile prevedere un locale destinato alla pausa caffè o pranzo per il medico e per il personale.
Quando possibile, per tutte le scelte compositive/distributive è sempre consigliabile:
I materiali
La realizzazione di uno studio medico impone al progettista delle scelte che siano in grado di coniugare le necessità tecniche e normative alle esigenze funzionali dell’attività da svolgere in ciascun ambiente, dovendo tenere allo stesso tempo conto delle scelte di carattere estetico. Sarà preferibile l’uso di materiali facili da pulire quali la ceramica o i materiali plastici per il pavimento e il metallo o il legno per gli arredi. Anche i materiali utilizzati per la pittura delle pareti dovranno rispettare degli specifici requisiti igienici.
Inoltre, per definizione lo studio medico è un luogo che provoca una sensazione di disagio nel paziente che necessita di cure sanitarie, per questo motivo durante la progettazione diventa fondamentale tenere in considerazione l’impatto emotivo al fine di creare un ambiente in grado di trasmettere sensazioni positive, quali il senso di comfort, distensione e distrazione.
Un approccio efficace può essere quello di utilizzare colori neutri e rilassanti quali il bianco, il colore che per eccellenza rispecchia il senso di igiene e pulito, o colori chiari quali il beige, il tortora, il verde o il blu.
L’impianto elettrico
Tutti i locali a uso medico sono trattati dalla Norma CEI 64-8 entrata in vigore nel 2001.
Dato l’uso di apparecchi elettrici che vengono a contatto diretto con i pazienti sottoposti alle cure, gli studi o ambulatori medici sono considerati come luoghi a maggior rischio elettrico; per questo motivo è importante applicare tutte le misure di sicurezza previste dalla normativa CEI, per la messa in sicurezza dell’impianto elettrico.
Conclusione
La progettazione di uno studio medico o di una struttura ambulatoriale richiede una specifica e approfondita conoscenza della normativa del settore, delle necessità funzionali ed ergonomiche del singolo professionista e un’accurata capacità nel saper interpretare i risvolti sulle emozioni dei pazienti.
Lo studio Micolani Santangelo Architetti si occupa della progettazione di ristrutturazione e riqualificazione di studi medici professionali e poliambulatori, tenendo in considerazione le esigenze del committente, la normativa vigente e proponendo soluzioni innovative al fine di ottenere il miglior risultato.
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